Bollette gas più alte da gennaio: IVA piena sugli importi

Non ci sono buone notizie per gli italiani: ancora una volta le bollette del gas saranno un vero salasso, a partire dal 1 gennaio 2024.
Non bastavano la guerra in Ucraina, la speculazione e la transizione green, i cittadini italiani si trovano ad affrontare ulteriori problemi per quanto riguarda il costo del gas. Il primo problema è dato dalla fine del mercato a maggior tutela, che costringerà milioni di italiani a passare ad altro fornitore, con aumenti pressoché certi.
aumenti sulle bollette del gas a gennaio 2024
Le bollette del gas tornano a salire dal 1 gennaio 2024 – Testandtell.it
Chi invece è cliente di un fornitore di gas a mercato libero è esente da questa mazzata, ma tanto ne dovrà subire un’altra. Forse in molti hanno dimenticato che il 31 dicembre 2023 scade l’agevolazione sull’Iva del gas che era stata ideata dal Governo per aiutare le famiglie a sopportare il rincaro dei prezzi dell’energia.
Se qualcuno si aspettava, magari con la Manovra di Bilancio 2024, una proroga o altre agevolazioni, rimarrà a bocca asciutta, anzi, a portafogli asciutto, perché l’Iva tornerà alla sua quota originaria, per tutti, senza esenzioni per famiglie con ISEE basso o simili. Ecco come stanno le cose.

In arrivo la mazzata sulle bollette del gas, e stavolta per tutti

L’agevolazioni applicata all’Iva sul gas, che era in essere dal 2022, cessa definitivamente il 31 dicembre 2023. L’iva che adesso è al 5% passerà in automatico al 10 e/o al 22%. Come un bene di lusso, insomma. In effetti ormai ad oggi il gas è diventato un prodotto “per pochi”, viste le tariffe altissime e che non scendono mai.

quando aumenta l'iva sul gas
Dal 1 gennaio 2024 l’Iva sul gas torna al 22% – Testandtell.it

La misura sull’aliquota ridotta che era stata pensata in epoca pandemica non è stata prorogata nella Manovra di Bilancio e dunque, in un mese in cui i consumi saranno ancora alti, la bolletta del gas salirà alle stelle, già da gennaio.

  • L’aliquota Iva funzionerà come prima, ovvero: al 10% per i primi 480 metri cubi consumati, e poi per i restanti si passa al 22%.

La differenza è che rispetto al 2022 e agli anni precedenti, la cifra iniziale su cui veniva applicata l’Iva al 10 o 22% era molto inferiore a quella odierna. Oggi il gas costa almeno il 40% in più, solo coi recenti aumenti, e basta fare due conti per capire che ogni famiglia spenderà cifre astronomiche per riscaldarsi.

La soluzione proposta dal Governo è semplice: passare ad altri sistemi di riscaldamento, come il pellet, o le pompe di calore, o altri sistemi “green”. Il problema è che non c’è accesso al credito, le famiglie sono strozzate dall’inflazione e per cambiare completamente un impianto, quando possibile, ci vogliono diverse migliaia di euro.

Ma forse potremo contare, chissà, sugli ennesimi bonus/beffa, che non servono a risolvere la situazione a livello strutturale, e i cittadini, alla fine, faranno quello per cui sono considerati: lavoreranno sodo per essere spremuti a dovere a destra e a manca. Non resta che augurarci buona fine e buon 2024.

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