Se custodisci alcuni di questi vecchi gettoni telefonici, potresti guadagnare migliaia di euro: ecco quali sono.
Il mondo e la tecnologia progrediscono alla velocità della luce. Ogni giorno assistiamo a nuovi sviluppi di nuove tecnologie, che accorciano sempre di più le distanze nei rapporti di comunicazione, e ci rendono la vita estremamente più facile. Ormai ci sono dei tool per ogni esigenza, e le nostre vite sono diventate totalmente smart, tanto da avere ogni nostro aspetto personale sempre a portata di mano, continuamente consultabile.
Non come un tempo che, per poter parlare con la nostra cara amata, bisognava attendere che si liberasse l’unico telefono di casa, oppure facendo partire la classica telefonata dalla cabina telefonica. E allora si correva nei bar o dai tabacchini per poter “cambiare” i soldi in gettoni telefonici, per poter telefonare, oppure rovistare nelle borse e cassetti dei nostri genitori per poterli trafugare. Ma se continuate a scavare, e magari trovarne qualcuno, potreste guadagnare oggi migliaia di euro.
Il nuovo che prende lo spazio al vecchio, è sempre intrigante, ma allo stesso modo il fascino del vintage e di cose ormai andate e in disuso, è sempre un grande richiamo. In particolare per collezionisti e per chi ha l’anima di rimasta ad almeno 20 anni prima. E allora ecco che si cercano di collezionare pezzi che hanno significato tantissimo per le generazioni passate, riguardandole con un velo di nostalgia.
E sicuramente rientrano in questo vortice di nostalgia e affetto i mitici gettoni telefonici. Quelli che quando li cercavano non c’erano mai, e quando non ti servivano ne avevi davvero a decine. Quelli che furono poi sostituiti dalle schede telefoniche o dalle classiche monete, ma che sono diventate una vera e propria icona della nostra storia. E alcune di essere potrebbero essere degli enormi pezzi da collezione e valere una fortuna.
Unica moneta italiana che non fu coniata dalla Zecca di Stato, bensì dalla STIPEL, nel lontano 1927. Usati per i telefoni pubblici, erano reperibili praticamente in quasi tutti gli esercizi commerciali, talvolta accettati anche come valuta di scambio. Nel 2001, hanno lasciato definitivamente le scene, diventando da allora pezzi da collezione. E di fatti, sono in tanti collezionisti che ne sono alla ricerca.
Se conservati in ottime condizioni, e quanto più lontana è la sua annata di produzione, visibile dal numero di serie, più il valore potrebbe essere alto. Infatti, oltre ai gettoni STIPEL, iconici sono anche i TELVE e TIMO, la cui stima potrebbe anche raggiungere e superare i 1000 euro. Vale quindi la pena di ricercare tra i vecchi bottoni e le tasche di qualche giacca impolverata: potrebbe spuntare fuori una piacevole sorpresa.
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