IMU 2024: tante esenzioni per non pagare più nulla, approfitta subito

Novità importi per quanto riguarda il pagamento dell’IMU: sono previste tante esenzioni per il 2024. Chi può usufruirne.

Tutti gli italiani che possiedono beni immobiliari sanno benissimo che devono pagare l’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica. Si tratta di un tributo istituito dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011 ed è operativa a decorrere dal gennaio 2012. Fino al 2013 è stata valida anche sull’abitazione principale.

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Nuove esenzioni IMU in vista nel 2024 – Testandtell.it

Il versamento della tassa IMU è dovuto da coloro che sono in possesso dei seguenti immobili: fabbricati diversi dall’abitazione principale (dove si è stabilita la residenza anagrafica e la dimora fisica); abitazioni principali signorili (cioè solo quelle accatastate nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9); aree fabbricabili e terreni agricoli.

Come detto, l’IMU è un’imposta locale che si applica su tutti i tipi di immobili ma con alcune eccezioni. L’importo dell’imposta è calcolato in base alla rendita catastale dell’immobile, alla sua destinazione d’uso e alla zona in cui si trova. Per il 2024, le aliquote IMU sono le seguenti: Aliquota ordinaria: 0,76%; Aliquota ridotta: 0,46% e Aliquota agevolata: 0,2%.

IMU 2024, pioggia di esenzioni: chi può usufruirne

L’aliquota ordinaria si applica agli immobili ad uso abitativo, agli immobili ad uso non abitativo e agli immobili classificati nelle categorie catastali D/2 (fabbricati rurali ad uso strumentale), D/3 (stalle, scuderie, rimesse, autorimesse), D/4 (magazzini e depositi). Ancora, si applica a immobili D/5 (laboratori, opifici, officine, laboratori artigianali, industriali e commerciali), D/6 (impianti produttivi e centri di trasformazione), D/7 (centrali termoelettriche, gassificazione, pannelli solari e fotovoltaici), D/8 (impianti per la distribuzione di energia elettrica, gas, acqua e calore), D/9 (impianti di irrigazione e di irrigazione e di drenaggio).

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IMU 2024, pioggia di esenzioni: ecco chi potrà usufruirne – Testandtell.it

L’aliquota ridotta si applica agli immobili ad uso abitativo, classificati nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/8, posseduti da persone fisiche, enti non commerciali e associazioni di persone senza scopo di lucro, a condizione che siano abitualmente adibiti a tali usi e che la base imponibile non sia superiore a 500.000 euro.

L’aliquota agevolata si applica agli immobili ad uso abitativo, classificati nelle categorie catastali A/1, A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/8, posseduti da persone fisiche, enti non commerciali e associazioni di persone senza scopo di lucro, a condizione che siano abitualmente adibiti a tali usi e che la base imponibile non sia superiore a 250.000 euro.

Per quanto riguarda invece le scadenze, i termini di pagamento dell’IMU sono i seguenti: acconto: entro il 16 giugno 2024 e saldo e entro il 16 dicembre 2024. In caso di pagamento in ritardo, sono previste sanzioni e interessi. Per il 2024, poi, sono stati stabiliti nuovi casi di esenzione.

IMU: le due esenzioni previste dalla manovra di Bilancio

Le due nuove esenzioni sono state inserite nella Legge di Bilancio 2024 e riguardano gli immobili concessi in comodato a enti non commerciali: l’esenzione si applica agli immobili di proprietà di enti non commerciali concessi in comodato ad altri enti non commerciali, a condizione che l’ente comodatario svolga attività analoghe a quelle del comodante e che tali attività siano svolte in modo non commerciale nell’immobile ricevuto in comodato.

La seconda esenzione riguarda le case occupate abusivamente da terzi: l’esenzione si applica alle case occupate abusivamente da terzi, a condizione che i proprietari non abbiano presentato denuncia e che l’occupazione sia cessata entro il 31 dicembre 2024.

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