L’amministratore del condominio può entrare in casa in qualsiasi occasione? Quali sono le sue prerogative secondo la normativa.
L’amministratore del condominio è ormai una figura molto importante nel regolare e gestire la vita di un edificio e delle singole unità abitative che lo compongono. Non è casuale che la norma preveda delle regole precise riguarda questa figura dalla sua elezione ai suoi compensi, dagli incarichi che l’assemblea condominiale può affidargli alle questioni delle quali è responsabile.
Tuttavia non fuori luogo chiedersi quali sono le sue attribuzioni, in particolare se ha un diritto di accedere agli appartamenti dei singoli condomini in ogni occasione. Così in caso di perdite d’acqua o per lavori in corso può capitare che chieda di entrare nell’appartamento per le verifiche del caso. Ma si sempre obbligati a farlo entrare in casa?
Diciamo immediatamente che l’amministratore non può entrare nelle abitazioni dei condomini ogni qualvolta lo ritenga necessario. Proprio per il ruolo l’ingresso è consentito solo per tutelare le parti comuni. In caso di infiltrazione d’acqua da un appartamento all’altro per esempio, il problema è di competenza dei diretti interessati, non dell’amministratore.
Questo perché non sono coinvolte nel danno parti comuni dell’edificio. L’amministratore non tutela gli interessi di un singolo condomino. Al contrario infiltrazioni d’acqua o lavori che coinvolgono e pregiudicano il decoro e la stabilità dello stabile richiedono l’intervento dell’amministratore. Questo perché da una singola unità abitativa derivano problemi per le parti comuni dell’edificio.
A regolare la circostanza è l’articolo 843 del codice civile secondo cui il proprietario deve concedere l’accesso alle sue proprietà o il passaggio sul suo fondo se ci siano delle necessità per intervenire su opere comuni o del vicino. Quindi se vi sono delle necessità e l’intervento e a tutela delle parti comuni l’amministratore può entrare in casa.
Naturalmente con la limitazione allo stretto necessario e solo in presenza del proprietario dell’abitazione o del conduttore se in affitto. Comunque l’amministratore non è un pubblico ufficiale e non può costringere il condomino a farlo entrare nell’appartamento, anche se per necessità e tutela di un bene comune.
In un caso così l’amministratore può agire in tribunale contro il condomino e farsi autorizzare dal Tribunale all’ingresso. Quest’obbligo deve essere rispettato dal titolare dell’abitazione, in caso contrario può scattare il reato di inosservanza di un provvedimento del giudice, arrivando in casi estremi alla presenza delle forze dell’ordine per consentire l’ingresso all’amministratore.
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