Ti sei accorto che l’oggetto che hai appena comprato è difettato? Niente paura ci sono le nuove garanzie per il consumatore.
Capita spesso di comprare qualcosa e di accorgersi poi che ci sono dei problemi, l’oggetto non funziona bene oppure ha un difetto estetico di cui non ci siamo accorti all’acquisto. Può succedere con un automobile e un elettrodomestico o con un paio di scarpe o un vestito!
In ogni caso, nuovo o ricondizionato che sia, avrà una garanzia che dobbiamo far valere se ci occorre; le regole le detta la legge e devono essere rispettate sia dal venditore che dal consumatore.
Ogni volta che compriamo qualcosa dobbiamo tenere da parte lo scontrino o la fattura in modo che possano essere presentati in caso di contestazione e dobbiamo imparare a non lasciar correre perché le regole ci sono e devono essere rispettate, in fondo il consumatore fa il suo dovere: paga per il prodotto l’importo richiesto e il prodotto deve essere conforme, se ha un difetto è il venditore che deve spiegarci e trovare una soluzione idonea.
Ogni oggetto che compriamo deve avere una garanzia, che per legge, determina la responsabilità del venditore se il bene è difettato. Tale responsabilità, riguardo all’integrità del bene, ha una durata che prima era di sei mesi ora è di due anni per l’acquisto di un oggetto nuovo e di un anno se usato. In ogni caso, il consumatore che si accorge di aver comprato qualcosa di difettato ha il diritto di far valere la garanzia presso il venditore che, da parte sua, deve trovare una soluzione.
La legge dice che il compratore ha diritto al rispristino della conformità del bene tramite sostituzione o riparazione e può scegliere tra le due possibilità a meno che l’oggetto non possa essere più riparato per mancanza di pezzi di ricambio. Inoltre la riparazione o la sostituzione devono essere effettuati in tempi brevi che non arrechino danno al consumatore, se succedesse colui che ha acquistato può richiedere la risoluzione del contratto o uno sconto.
Il consumatore deve per legge comunicare al venditore l’esistenza del difetto o della non conformità entro due mesi dalla scoperta presentando anche scontrino o fattura dell’acquisto. Se il bene viene riparato o sostituito dal venditore, il consumatore non ha l’onere di pagare nulla: né la spedizione né i pezzi di ricambio o la manodopera.
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