La legge prevede sanzioni a coloro che utilizzano in maniera impropria la sim intestata a qualcun altro: il motivo.
Ad oggi, la cyber-criminalità è sempre più frequente a causa di un’estrema facilità nel fingersi qualcun altro. A tal proposito, alcune leggi fungono da tutela per i cittadini, con lo scopo di proteggerli da eventuali raggiri che prevedono anche il furto d’identità. Tra le varie possibilità di essere raggirati, vi è anche quello di venire contattati a nome falso, magari con il numero di telefono intestato ad una persona totalmente innocente.
Non tutti lo sanno, ma attivare una sim telefonica non rappresenta soltanto l’acquisto di un mezzo comunicativo. Questa operazione, infatti, prevede un contratto che contiene le informazioni identificative dell’utenza.
Sebbene questo aspetto venga spesso sottovalutato, sottoscrivere un contratto telefonico rappresenta la comunicazione di informazione alla banca dati del Ministero dell’Interno che custodisce a sua volta gli elenchi degli abbonati. A tal proposito, appropriarsi o prescrivere una sim con un altro nome costituisce reato. Tuttavia, vi sono diversi motivi per cui una persona potrebbe utilizzare la scheda telefonica di qualcun altro, per questo è necessario fare alcune distinzioni.
Vi sono molteplici motivi per cui una persona si ritrova ad utilizzare una sim intestata ad un altra persona, sia che si tratti di un familiare che di un perfetto sconosciuto. Qualunque sia il caso in questione, è bene porre la giusta attenzione a questa pratica. Innanzitutto, utilizzare una sim con di qualcun altro senza il suo consenso costituisce il reato di sostituzione di persona, punito dall’articolo 494 del codice penale con la reclusione fino a un anno.
Questa pena è valida anche per coloro che attivano la sim ma non la utilizzano: chi attiva un contratto a nome falso commette il reato di falsità in registri, punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 309 euro. Ovviamente, mediante una delega del proprietario è possibile attivare una sim in totale sicurezza. Un altro caso, riguarda coloro che utilizzano la sim attivata da un’altra persona. In questa circostanza, il discorso cambia.
Se una persona si limita a possedere la sim intestata a qualcun altro non è reato. Questo a patto che la stessa non venga utilizzata per scopi illeciti, fingendosi l’intestatario. Facendo un esempio concreto, se una persona trova un telefono per strada, può tranquillamente utilizzarlo per risalire al proprietario, a patto che non si finga lui stesso il possessore. Ovviamente, è bene precisare che la sanzione è volta a coloro che svolgono eventuali attività sospette.
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