Alle origini del tradimento: cosa si nasconde dietro a un fenomeno così diffuso e radicato? Sarebbe tutta una questione di dipendenza.
Può l’amore, se vero amore, andare oltre il tradimento perché ciò che conta è l’indissolubilità dell’anima e non la caducità dei corpi? In altre parole, si può ancora amare la stessa persona con la stessa forza e volontà malgrado il tradimento? Non è assolutamente una domanda semplice a cui rispondere ogni persona coinvolta in una situazione, che resta comunque a priori spiacevole, reagisce a modo suo.
Se c’è chi, infatti, non sa come andare avanti perché è crollato uno dei pilastri fondamentali dell’amore, la fiducia che è alla base di ogni relazione sana, stabile e duratura, c’è invece chi sa riscoprire l’amore sotto una nuova forma, magari più dura, rude e ruvida, ma pur sempre amore resta e come tale va rispettato e preservato.
Ma cosa genera il tradimento e perché, nonostante l’amore, sembra a tratti quasi impossibile non tradire? Il problema sarebbe proprio nella struttura stessa di una relazione. Questa infatti se non compresa, razionalizzata e interiorizzata fino a fondo può portare ai tradimenti che in questa ottica potremmo definire come una conseguenza diretta e naturale dello stesso amore.
Cosa spinge una persona a tradire il proprio partner?
Come si legge in un articolo del quotidiano inglese ‘Daily Star‘, la coach britannica per il recupero delle relazioni Race Davies è convinta che anche la relazione più sana possa creare una sorta di dipendenza. Il tradimento da parte delle persone infedeli sarebbe in tale ottica una “forma di evasione” o “pillola del dolore” rispetto alla quotidianità. E sostiene tale teoria perché lei per prima ha avuto una relazione extraconiugale di sei mesi grazie alla quale però è riuscita a recuperare il rapporto con suo marito.
“Ho scoperto molte verità che prima non conoscevo“, ha spiegato Race Davies. “Molte relazioni sono identiche, anche se le storie possono iniziare in modo diverso. Seguono tutti schemi molto simili e finiamo per mentire a noi stessi“. Il tradimento quindi sarebbe un antidolorifico per superare le difficoltà e dare un nuovo colore alla propria esistenza. Il lavoro, una malattia o ancora una morte improvvisa di una persona cara, infatti, possono trascinare la persona che tradisce in un vortice di emozioni difficile da spezzare.
“I tradimenti creano dipendenza e c’è un motivo per cui, quando una persona viene coinvolta e fa queste scelte, è difficile uscirne“, ha aggiunto ancora la coach cercando di fornire una nuova chiave di lettura interessante rispetto a un fenomeno che riguarda quasi tutte le persone. “Si crea una dipendenza chimica: il cervello subisce dei picchi di dopamina che lo rendono dipendente da questa persona”.